Piacere è godere, parliamo di sesso
Il 4 settembre nel mondo si celebra la Giornata Internazionale del Benessere Sessuale, una iniziativa nata nel 2010 e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’obiettivo di promuovere il raggiungimento del benessere sessuale attraverso i diritti.
Il tema 2024 è “Positive Relationships” un titolo che esorta ad una riflessione profonda su come rispetto, fiducia e consenso siano alla base per la creazione di relazioni sane. La salute delle relazioni, l’approccio ad una sessualità condivisa, felice e soddisfacente può avere un impatto anche per quanto riguarda la fertilità.
La definizione, che sancisce l’importanza che per l’OMS ha l’educazione sessuale, è stata formulata già nel 2006, e ha in sé tutti gli argomenti che sono ancora oggi fondamentali.
La salute sessuale è uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non riducibile all’assenza di malattia, disfunzioni o infermità.
Questa affermazione pone la salute sessuale in una sfera di competenza che non è solamente “medica”, ma psicologica e positiva, tanto da richiedere una nuova definizione, parliamo infatti di “Sessualità scientifica”.
Che cosa significa?
Si tratta di un campo complesso e multidisciplinare che mira a fornire una comprensione olistica della sessualità umana, attraverso la ricerca e l’educazione. L’obiettivo è sempre il solito: utilizzare conoscenza e cultura per andare a ridurre lo stigma e vivere relazioni più appaganti e rispettose. Andiamo per gradi e capiamo quali sono i campi di intervento.
È necessario avere una conoscenza degli aspetti biologici e fisiologici che regolano la funzione sessuale come l’anatomia e la fisiologia del sistema riproduttivo, la produzione e il ruolo degli ormoni sessuali e i processi neurologici che influenzano il desiderio e l’eccitazione sessuale. Quindi comprendere le cause biologiche che determinano particolari espressioni della sessualità. La sessualità scientifica si occupa anche di indagare le cause psicologiche dei comportamenti e delle preferenze sessuali, ad esempio si studia come l’educazione, le esperienze di vita e i traumi (che noi tutti abbiamo) influenzino i comportamenti sessuali.
Cosa fare
Ovviamente questo implica anche l’inclusione di tutti i comportamenti socioculturali a cui siamo esposti: norme sociali, credenze religiose, influenze culturali (pensiamo ad esempio alla cultura performativa e fortemente penetrativa della pornografia) e di come molte aspettative siano legate ad aberrazioni sociali che indicono noi donne a non comprendere bene cosa sia sano, e di come gli uomini perdano coscienza di ciò che è rispettose e funzionale alla relazione.
L’internazionalizzazione di questa giornata si lega ad un aspetto fondamentale: la promozione dei diritti sessuali come diritti umani fondamentali. Questo include il diritto ad una vita sessuale sicura, consapevole e soddisfacente, libera da coercizione, discriminazione e violenza. Qui entra il tema della fertilità: è grazie a questa doverosa attenzione a tutto l’argomento della sessualità che possiamo parlare di pianificazione familiare, salute riproduttiva e di procreazione medicalmente assistita. L’educazione sessuale basata sull’evidenza è fondamentale per aiutare le coppie a comprendere i loro cicli di fertilità e a prendere decisioni informate sui trattamenti di fertilità. Una buona educazione sessuale, che questa giornata va ad esaltare, può aiutare anche a ridurre l’ansia e a migliorare la comunicazione con il partner che è fondamentale in questo processo.
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Cerchiamo positività
Anche per il benessere sessuale celebriamo la conoscenza, cerchiamo sempre di mettere in fila gli elementi di comunicazione che hanno la possibilità di mettervi di fronte ad una serie di scelte, in primis quella di avere informazioni. Alla base di questa giornata è proprio questo: sapere per scegliere. Conoscere per vivere bene.
Un articolo del Sex Education Journal discute come l’educazione sessuale si sta evolvendo per adattarsi alle nuove sfide del XXI secolo, inclusi i cambiamenti nelle dinamiche di genere e nelle relazioni.
L’educazione sessuale del XXI secolo deve andare oltre l’informazione sui rischi e sulla riproduzione, promuovendo invece la comprensione della sessualità come parte integrale delle relazioni umane, dell’identità e del benessere.
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