Motilità spermatica: cosa sapere (e cosa fare) quando si cerca una gravidanza

Cos’è la motilità spermatica e perché è importante

La motilità spermatica è un valore specifico che implica la capacità degli spermatozoi di muoversi in modo efficace. È un parametro cruciale quando si parla di fertilità maschile. Quando è ridotta, può diventare più difficile raggiungere l’ovulo, anche con una conta spermatica normale.

Bassa motilità spermatica: come rimanere incinta

In presenza di motilità ridotta, la gravidanza naturale è possibile, ma meno probabile. In questi casi si può ricorrere a tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), come l’inseminazione intrauterina o la FIVET, in base all’indice di motilità spermatica rilevato.

Le cause della scarsa motilità

Molti fattori influenzano la qualità degli spermatozoi:

• Il fumo (per uno stile di vita sano, è sempre da eliminare)

• Infezioni o infiammazioni

• Stili di vita stressanti

• Esiti chirurgici (es. orchidopessi)

• Carenze nutrizionali

Cosa fare?

Esistono linee guida chiare su come intervenire:
smettere di fumare, dormire meglio, seguire una dieta equilibrata e integrare nutrienti mirati.

Alimenti e molecole che aiutano

Tra gli alimenti che aiutano la motilità spermatica troviamo pomodori (ricchi di licopene), frutta secca (zinco), legumi e cereali integrali (acido folico).
Anche il mioinositolo, l’L-arginina, la maca e lo zinco sono tra i rimedi più studiati.
Noi li abbiamo concentrati all’interno di un prodotto per la fertilità maschile, Deavocado Semen Support, un booster per la fertilità maschile.

Un supporto mirato e naturale

Per chi cerca un’integrazione specifica, esiste Deavocado Semen Support: una formula studiata per il benessere della fertilità maschile.
Contiene avocado fermentato, maca, zinco e L-arginina, nutrienti funzionali che supportano motilità, vitalità e qualità spermatica.

La diagnosi è il primo passo

Quando è bassa o assente  è fondamentale affidarsi a un andrologo per un inquadramento completo e personalizzato. L’integrazione può aiutare, ma va inserita in un percorso consapevole.