Endometriosi: cos’è, sintomi e come affrontarla con consapevolezza

28/03/25 - Editoriale Scientifico

Endometriosi: cos’è, sintomi e come affrontarla con consapevolezza

L’endometriosi è una di quelle condizioni che, purtroppo, colpiscono molte donne ma di cui non si parla abbastanza. Viene troppo spesso associata ai dolori mestruali “più forti del solito”, quelli che “mi dispiace non posso uscire non mi sento molto bene” ma la realtà è molto più complessa. Se stai cercando informazioni chiare e affidabili, sei nel posto giusto.

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una patologia ginecologica cronica che si verifica quando il tessuto simile all’endometrio – quello che normalmente riveste l’interno dell’utero – cresce al di fuori dell’utero stesso. Questo tessuto può trovarsi su ovaie, tube di Falloppio, intestino e persino in altre parti del corpo. La particolarità è che, proprio come l’endometrio normale, risponde ai cambiamenti ormonali del ciclo mestruale, ispessendosi e sfaldandosi. Solo che, trovandosi in una posizione “sbagliata”, non ha modo di essere eliminato correttamente, causando infiammazione, dolore e talvolta la formazione di aderenze tra gli organi.

Quali sono i sintomi dell’endometriosi?

Ogni donna è diversa e i sintomi possono variare da persona a persona, ma i più comuni sono:

  • Dolore pelvico cronico, spesso più intenso durante il ciclo mestruale
  • Mestruazioni abbondanti e dolorose (dismenorrea)
  • Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia)
  • Problemi intestinali o urinari, come dolore durante la minzione o movimenti intestinali dolorosi, specialmente durante il ciclo
  • Fatica cronica e spossatezza
  • Difficoltà a concepire (infertilità o subfertilità)

Purtroppo, uno degli aspetti più frustranti dell’endometriosi è la difficoltà nella diagnosi. In media, possono passare anche 7-10 anni prima di ottenere una diagnosi corretta. Questo accade perché spesso i sintomi vengono scambiati per quelli di altre condizioni, come la sindrome dell’intestino irritabile o i semplici dolori mestruali.

Diagnosi e trattamenti: cosa fare se sospetti di avere l’endometriosi?

Se ti ritrovi in molti dei sintomi descritti, il primo passo è parlarne con un ginecologo esperto in endometriosi. La diagnosi può essere fatta attraverso:

  • Ecografia transvaginale: utile per individuare cisti ovariche endometriosiche
  • Risonanza magnetica: in grado di evidenziare focolai endometriosici più profondi
  • Laparoscopia diagnostica: un piccolo intervento chirurgico che consente di confermare la presenza della malattia e, se necessario, rimuovere il tessuto anomalo

Trattamenti disponibili

L’endometriosi non ha una cura definitiva, ma esistono diverse opzioni per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita:

  • Terapia ormonale: pillola anticoncezionale, progestinici o agonisti del GnRH possono ridurre la crescita del tessuto endometriosico
  • Intervento chirurgico: nei casi più gravi, la laparoscopia può rimuovere le lesioni e migliorare i sintomi
  • Gestione del dolore: farmaci antinfiammatori (FANS) e approcci complementari come la fisioterapia pelvica e l’alimentazione anti-infiammatoria possono aiutare
  • Supporto psicologico: vivere con il dolore cronico non è facile, e rivolgersi a un terapeuta può fare la differenza

Endometriosi e fertilità: si può rimanere incinta?

Uno dei timori più grandi per chi soffre di endometriosi è l’impatto sulla fertilità. La malattia può rendere più difficile concepire, ma non è sinonimo di infertilità assoluta. Molte donne con endometriosi riescono a rimanere incinte in modo naturale, mentre altre possono aver bisogno di trattamenti come la stimolazione ovarica o la fecondazione assistita.

L’aspetto più importante è monitorare la propria situazione con un medico esperto in fertilità ed endometriosi per trovare la strategia migliore.

Conclusioni: l’importanza della consapevolezza

L’endometriosi non è “solo un ciclo doloroso”, ma una malattia che merita attenzione, ricerca e supporto. Se sospetti di avere questa condizione, non ignorare il dolore e non lasciarti dire che è normale. Informarsi, cercare uno specialista e condividere le proprie esperienze con altre donne può fare una grande differenza.

Se hai dubbi o vuoi confrontarti, ricorda che non sei sola. Parlane con il tuo medico e non smettere di cercare le risposte che meriti. 💛
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